in un bicchiere di gin
una notte di festa
le stelle cadono dal cielo
tracanno il fulmine a sorsate
riderò ai bagliori
col fulmine nel cuore
http://maldoror.noblogs.org/files/2011/01/GeorgesBataille_Arcangelico.pdf
Uno dei più grandi pensatori del Novecento. Una poesia scarna, insondabile, tesa sempre al limite. L’Arcangelico di Georges Bataille, la raccolta pubblicata nel 1944, in una nuova traduzione italiana, con in più le undici poesie scartate dall’autore e i versi di L’essere indifferenziato non è niente (1954).
In appendice: due testi di Roberto Belli (aka nihilNONorgan) e Carmine Mangone.
Le fotografie che illustrano l’ebook sono di Alessandro Tocco.
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e se non vorresti placarmi _ potrai essere
crudele come me _ che guardo per ore
il senso della tua _ lingua
ammobiliata con
semplicità e _ pronta a penetrare?
da prima i seni _ come una grotta misteriosa
poi la fica _ come uno stendardo nero
due gambe perfette e _ una
bomba rudimentale come _ una sorella
in quell’istante _ un gran chiasso
qualche misura inusitata _ a spiovere
la mia bocca _ ho un’amante
la miccia _ l’impiego certo dell’aria nuova
[Roberto Belli]
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(…) Il corpo di una nuova Comune. – Ossia il fuori che si veste anche del mio corpo, che ride anche sulle mie labbra, che gronda il sangue che sarà anche mio in ogni emorragia di senso. Devo cercare i molti che sono nell’uno, l’algebra che sconvolge ogni calcolo, quel modo dell’affetto carnale dove la condivisione è un incastro mutevole, una divisione indivisibile, una sottrazione senza mancanze. (…) Spogliare il corpo di ogni spettacolo. Spogliare il mio e il tuo, di corpi, insieme ai loro pensieri, alle cose, alla parola che li limita. Svestire il destino, toccare, amarsi, mentre l’idea del corpo continua a parlare senza di noi. [Carmine Mangone]
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N.B.: la presente pubblicazione digitale non include le Poesie erotiche di Bataille edite dal collettivo Nautilus di Torino.