Il pesa-nervi

Il pesa-nervi è la rivista digitale, gratuita e con periodicità irregolare della Maldoror Press. Viene diffusa con licenza Creative Commons tramite alcuni portali e veicoli web: Internet Archive, Scribd, via torrent, ecc.

Ogni numero della pubblicazione è incentrato su un argomento portante, un’idea fissa, una suggestione, ed è coordinato da Carmine Mangone.

 

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Testo di presentazione del secondo numero:

*** Fenomenologia del povero stronzo ***

Stando a Baruch Spinoza, ogni fattore o passione che giunga a ridurre la potenza dei viventi si rivela una “tristezza” e segna il passaggio a una “minore perfezione”. 
Il grande filosofo molatore di lenti si spinge in realtà anche oltre affermando una verità quasi inoppugnabile: il potere – ogni potere – ha bisogno che gli assoggettati siano tristi e quanto più distanti dalla “letizia”, dalla gioia.
Ecco quindi il popolo dei poveri stronzi, il grande popolo dell’autoritarismo democratico, della miseria arricchita, della poesia svilita in merda e poscia convertita in oro, attraverso un processo che ha poco di alchemico e molto di mercantile.
Ma, in sostanza, chi è il povero stronzo? Da quale evacuazione della Storia viene fuori? In quale ritirata della cultura si è andato incistando?
Il povero stronzo, formula che naturalmente si può declinare anche al femminile e che si adatta a ogni spirito servile, è il guano, troppo guano della civiltà; la risultante escrementizia di un sapere che è stato dissociato dal vivere e che non conosce più la gioia panica di una liberazione autentica.
Anzi, è proprio quest’assenza di gioia, di letizia, a delineare autenticamente la tristezza del povero stronzo, la sua stipsi emozionale, la sua peristalsi burocratizzata.
Ora, se i rapporti materiali della contemporaneità impongono una globalizzazione della fecalità valorizzata, non sarà forse il caso di escogitare un processo “rivoluzionario” per compostare tutta la merda prodotta e trasformarla in un anti-valore assoluto, in una leva decisiva contro lo stesso cacator oeconomicus?

 

Inviare materiali testuali & visuali INEDITI, entro il 15 agosto 2019, alla seguente mail:

maldoror.press@gmail.com

 

Grazie

 

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Download gratuito del primo numero [13,1 MB]: < sito Maldoror Press > < Internet Archive > < Scribd >

 

 

*** A posteriori. Il lato B delle cose ***

Ha ancora senso interrogarsi criticamente sulla realtà? Possiamo ancora sentirci sensati nel voler realizzare le interrogazioni che ci stregano? Inoltre: in cosa si rivelerebbe il senso delle cose? Come lo troviamo? Attraverso quali dinamiche lo si costruisce?
La realtà è ciò che si muove. Non è qualcosa che frana o decade. La realtà si muove e basta. Anzi, è la materia vivente stessa a muoverla, a farla; sono le relazioni tra le forze a svilupparne il moto, a incidere su di esso.
In tutto questo, cosa si nasconde dietro la “materia animata”? Che cosa c’è dietro le cose? Forse la loro ombra? L’ombra di Dio? Il “semplice” brulichio delle particelle elementari?
Tentare. Venire tentati. Mettere una mano sotto la veste della realtà. Prenderla alle spalle e farla trasalire. Toccare il culo del destino o di ciò che, per pigrizia, possiamo ancora considerare impossibile. Tutto questo, ancora e sempre, per non nasconderci al cospetto delle nostre più segrete intenzioni.