Category Archives: collana Quod te destruit, te nutrit

Heiner Müller :: La macchina Amleto / Die Hamletmaschine

Download gratuito dell’ebook >>> http://maldoror.noblogs.org/files/2012/01/DieHamletmaschine.pdf

Una delle pièce teatrali più estreme del Novecento. Dove Artaud incontra Shakespeare. Dove la figura di Amleto diviene vero flusso “politico”. Dove Ofelia si reinventa comme femme révoltée.


Postfazione di Alessandra Pigliaru.

Copertina di Andrea Lecca.


«Qui parla Elettra. Nel cuore delle tenebre. Sotto il sole del supplizio. Alle metropoli del mondo. Nel nome delle vittime. Getto via tutti i semi che ho ricevuto. Trasformo il latte dei miei seni in veleno mortale. Mi riprendo indietro il mondo che ho dato alla luce. Soffoco tra le mie cosce il mondo che ho partorito. Lo seppellisco nella mia vagina. Abbasso la gioia della sottomissione. Viva l’odio, il disprezzo, la rivolta, la morte. Quando verrà nelle vostre camere da letto con un coltello da macellaio, saprete la verità.»



Jean-Pierre Voyer :: Reich Modo d’uso

 

Free ebook in pdf: http://maldoror.noblogs.org/files/2012/01/JeanPierreVoyer_Reich.pdf

 

La riproposizione di un folgorante manifesto pubblicato originariamente da Jean-Pierre Voyer nel 1971, qui con un’appendice inedita in italiano.

Fotografie di Andrea Canzi.

 

«Essendo nella posizione migliore per giudicare, Wilhelm Reich non poté evitare di essere colpito dal ruolo giocato dal carattere, come struttura anti-individuale, nella magnifica messa in scena nazista. Egli abbandona la questione burlesca del “Perché gli operai si rivoltano?” diretta a psicanalisti, psichiatri, sociologi e agli altri servitori dello spettacolo, per porre invece la questione fondamentale: “Perché non si rivoltano?. Reich attribuisce la sottomissione all’annientamento dell’individuo da parte del carattere. Il che è difficilmente contestabile. Tesi necessaria, ma ancora insufficiente.».


TIQQUN, Come fare?

 

Free ebook (ITA/FRA): http://maldoror.noblogs.org/files/2011/07/Tiqqun.pdf

 

(…) La critica è diventata vana. La critica è diventata vana perché equivale ad un’assenza. Quanto all’ordine dominante, tutti sanno come comportarsi. Noi non abbiamo più bisogno di teoria critica. Non abbiamo più bisogno di professori. La critica lavora ormai per il dominio. Anche la critica del dominio. (…) Lo sciopero umano, oggi, significa rifiutarsi di recitare il ruolo della vittima. Significa attaccarlo. Riappropriarsi della violenza. Arrogarsi l’impunità. Far comprendere ai cittadini sbigottiti che anche se non entrano in guerra, in guerra lo sono comunque. (…)

 


Antonin Artaud e la rivolta del corpo

Link diretto per il download dell’ebook: http://maldoror.noblogs.org/files/2011/02/AntoninArtaud_CahiersDeRodez.pdf

*    *    *

Quanta follia dobbiamo assumere, noi umani civilizzati, per liberarci di ogni normalità oppressiva? Dove si pone il limite dell’esperienza umana? Possiamo ritenerci davvero in possesso dei nostri corpi?

Artaud sbaraglia ogni presunzione d’innocenza di chi si accanisce sulla carne dei viventi. Artaud spinge fino al parossismo la ricerca di un’uscita, di una libertà senza compromessi.

I servi di Dio vengono attaccati brutalmente. L’essere viene rivoltato dal di dentro. Gli spaventapasseri della metafisica e della religione ne escono sbrindellati, ridicolizzati.

Quanta parte di Artaud rimane ancor oggi necessaria nella lotta contro l’alienazione dell’uomo? Cosa continua a dirci il caro Antonin, suicidato dalla società?

*    *    *

«Perché non c’è poesia sufficiente?

Perché ogni parola è l’erede di una rovina,

e fino a che non sarò capace di ristabilirne il respiro

non potrò parlare veramente.

Prima della parola,

ci sarà qualcosa che non richiamerà soltanto un balbettio,

ma piuttosto una presenza,

un pensiero del mondo senza più dolore,

e cristiani ed ebrei non potranno più tenermi

nella vasca del battesimo,

lavacro di tutte le idee meschine sull’umanità,

e voglio che si sappia che io non posso morire

e che la morte è solo un paravento dietro il quale si nasconde la disfatta di ciò che avete rinchiuso in me perché non potevate averlo.»



Quando i surrealisti propugnavano l’erotizzazione senza limiti del proletariato

Gherasim Luca + Trost,  Dialettica della dialettica

ebook gratuito in pdf, 628 Kb

http://maldoror.noblogs.org/files/2010/09/Luca_Trost_Dialettica_della_dialettica.pdf

Dalla nota introduttiva di Carmine Mangone:

“(…) Durante la giovinezza, e prima di guadagnare Parigi nel 1952, Luca era stato tra i fondatori del gruppo surrealista del suo paese. Con Dolfi Trost, aveva redatto e pubblicato a Bucarest nel 1945 un singolare documento teorico, Dialectique de la dialectique (qui presentato per la prima volta in italiano)­­­, nel quale si celebrava l’amore come «il metodo rivoluzionario relativo-assoluto» del surrealismo, e «il magnetismo erotico come il nostro più valido supporto insurrezionale», propugnando parimenti un’«erotizzazione senza limiti del proletariato». Il manifesto in questione criticava alcune degenerazioni “spettacolari” del surrealismo e ibridava il materialismo dialettico in un modo piuttosto singolare (e che non sarebbe dispiaciuto a gente come Sade o Bataille), legandolo alla sfera tempestosa e sommamente creativa di ciò che ha a che fare col desiderio e l’erotismo.

L’amore carnale era da sempre uno dei pallini di Breton & C., ma qui si andava oltre, proponendolo come vero e proprio strumento di lotta rivoluzionaria e di movimento dialettico capace di svellere moralismi e luoghi comuni senza requie.
Il momento non era però dei migliori. Siamo pur sempre nel 1945: il secondo conflitto mondiale è ancora in corso, i surrealisti sono esuli per il mondo, intenti a salvare la pelle oppure impegnati a combattere attivamente il nazifascismo.
Dialettica della dialettica rimane quindi un testo misconosciuto, accantonato velocemente, di sicuro per il marginalismo del gruppo romeno e per l’innegabile “centralizzazione” operata dai surrealisti francesi all’interno del movimento, ma soprattutto perché risultava indigesto e provocatorio proprio agli occhi dei tanti materialisti dialettici dell’epoca e che, incarnati nello stalinismo romeno, avrebbero poi sciolto il gruppo di Bucarest e perseguitato i suoi membri.”


Emile Henry, Aforismi di un terrorista

La raccolta, con testo originale a fronte, dei folgoranti aforismi che l’anarchico francese Emile Henry scrisse in carcere prima di essere ghigliottinato il 21 maggio 1894.

Ebook gratuito in formato pdf con un inserto audio mp3: Amor sin gobierno, del progetto noise-industrial Persona Non Governabile (PNG). Appendice di Carmine Mangone.

http://maldoror.noblogs.org/gallery/4521/EmileHenry_AforismiDiUnTerrorista.pdf

N.B.: di questo ebook è uscita una versione su carta, molto più estesa, per le edizioni marchigiane Gwynplaine. Sempre dalla stessa casa editrice, nel novembre 2011, è stata poi pubblicata una ri-elaborazione pressoché decuplicata dell’appendice di C. Mangone in un volume di oltre 120 pp.

 


No-art-but-life. Nuove sovversioni crescono.

(…) Invisibili cuori guantati ci servono, per sabotare l’impossibile.

Concedetevi una passeggiata, un percorso poetico-critico-visuale. Poche pagine, una manciata di frammenti, per creare insieme i prossimi tumulti e fare in modo che siano più belli degli ultimi.

eBook di 2,77 Mb, download gratuito as usual: http://maldoror.noblogs.org/files/2010/08/BENJAMENTA_URGENCE_No-art-but-life.pdf.

 


Chevalier de la Barre: Il movimento della verità

«(…) colonizzato il pianeta, la merce si avvia a mostrarsi apertamente per ciò che è: la soluzione finale della questione umana. (…) Non bisogna mai affrontare in campo aperto un nemico preponderante. Più saggiamente bisogna attaccare le sue aree d’inconsistenza. E in ogni caso mai occuparle. Almeno non per molto. Perché gli eventuali spazi di libertà, se circondati dal nemico, diventano spesso, con l’andare del tempo, la scena spettacolare di una coazione alla libertà. (…) Nessuno, a lungo andare, può sostenere il peso della banalità. Il nuovo nasce già morto, la tradizione è un bluff disperante. Sorge quindi imperiosa la necessità di cercare altrove. Altrove per le munizioni, altrove per le mappe, altrove per i sillogismi fulminanti. (…)».

Secondo eBook della Maldoror Press. :: Lettura solo apparentemente difficile. Solo incautamente neo-hegeliana. Solo incidentalmente post-situazionista.

Chevalier de la Barre, Il movimento della verità.

Traduz. di Carmine Mangone, copertina di Stofia Thompson e opere grafiche di Donatella Vitiello.

Download gratuito: http://maldoror.noblogs.org/files/2010/08/ChevalierDeLaBarre_IlMovimentoDellaVerit%C3%A0.pdf